Il Tandava, la danza mistica di Shiva, è il dispiegarsi spontaneo, lento e fluido dei movimenti del corpo nello spazio, generati dal respiro cosciente. Il corpo si abbandona alla spontaneità, attraverso l’esplorazione sottile delle sensazioni fisiche e delle sue zone tese e contratte come di quelle più aperte e fluide. Questo lo porta naturalmente a rendersi più ricettivo agli slanci e a aprirsi alla sensorialità. La curiosità, l’ascolto profondo delle sensazioni e la disponibilità a lasciar muovere il corpo secondo le sue potenzialità sono le attitudini principali con cui si affronta questa pratica formale dello yoga kashmiro. La portata del Tandava è quella di aprire il sistema corpo-mente, sciogliendo in un profondo rilassamento il corpo, rendendolo così permeabile alle emozioni che hanno la possibilità di fluire liberamente e velocemente, senza incastrarsi e ripetersi a lungo. Inoltre l’ascolto profondo può portare all’estinzione della sensazione e alla conseguente fusione con lo Spazio, perdendo i confini nella dissoluzione del corpo che diviene il Cosmo intero.
Dalle sue due diverse radici sanscrite, la parola Tandava, la danza cosmica di Shiva, assume i seguenti significati che riassumono bene le potenzialità di questa pratica:
dirigersi verso l’incendio
soffiare per il rilassamento
"O Dea, gioisci dell’estrema lentezza dei movimenti del tuo corpo, d’una cavalcatura, di un veicolo e, la mente tranquilla, immergiti nello spirito divino."
( Vijnana Bhairava Tantra, sloka 83 )
Tandava
Il Tandava, la danza mistica di Shiva, è il dispiegarsi spontaneo, lento e fluido dei movimenti del corpo nello spazio...
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Yoga del tocco
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Vijnana Bhairava